29 maggio 2023
La decisione della Federazione Russa di incriminare il giudice della Corte penale internazionale, Rosario S. Aitala, ed il Procuratore Capo della Corte, Khan Karim Asad Ahmad, rappresenta un grave attentato alla libertà di giudizio ed autonomia dei due magistrati, che sono chiamati a svolgere funzioni delicatissime in ragione delle implicazioni giuridiche, politiche e sociali che emergono dal conflitto russo-ucraino. Ancor più l’atto di incriminazione esprime il tentativo di condizionare le alte e delicate funzioni investigative e giurisdizionali che spettano più ampiamente alla Corte penale internazionale, i cui organi stanno svolgendo, sulla base della disciplina dello Statuto della stessa Corte, attività di indagine in relazione ai fatti commessi in territorio ucraino dopo l’invasione russa. Quest’atto costituisce, pertanto, un vulnus ad una istituzione di garanzia dei principi del diritto internazionale e dei diritti umani.
La Conferenza delle associazioni scientifiche di area giuridica (CASAG) condanna fermamente l’atto di incriminazione ed esprime piena solidarietà nei confronti dei due magistrati.
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